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volontariato guatemala in un centro per migranti

Volontariato in Guatemala: I migranti che non vedi

by Carlo De Pascalis

In questo articolo ti propongo la mia esperienza di volontariato in Guatemala in un Centro per Migranti.

Se stai cercando un volontariato facile facile giusto per risparmiare sul vitto e l’alloggio durante tuo viaggio ti anticipo che non è questo il caso.

Lavorare con i migranti può essere molto stancante e faticoso, emotivamente parlando, ma la sensazione di sentirsi concretamente utili per questo mondo è la miglior ricompensa che tu possa avere a fine esperienza. Questo te lo posso assicurare.

…i migranti non sono invisibili…

Questo poggetto non si trova sulla piattaforma workaway, per questa ragione ritengo che la mia testimonianza possa essere utile tanto quanto il mio tempo trascorso durante il volontariato.

Di seguito spiego nello specifico come candidarti, quali sono le mansioni che andrai a svolgere, il tempo di permanenza richiesto e tutte le indicazioni utili per facilitare la tua partecipazione.

Volontariato in Guatemala: Casa dei Migranti San José

Volontariato in guatemala con i migranti:interno del patio
L’interno del patio centrale

La Casa del Migrante San José appartiene alla Pastoral de Movilidad Humana de la Iglesia Catolica Cristiana e offre gratuitamente assistenza umanitaria alle persone che affrontano il processo migratorio.

Ubicata nel Municipio di Esquipulas (posizione maps), a ridosso tra El Salvador e Honduras, questo luogo diventa punto cruciale di passaggio per migliaia di migranti provenienti per lo più (ma non solo) dal Sud America.

La Casa è relativamente “giovane”, conta poco più di 2 anni di vita. Prima della creazione della struttura, i migrati venivano accolti in modo aleatorio, fornendo loro per lo più cibo e assistenza di prima necessità per strada e in strutture provvisorie.

Grazie all’impegno dei volontari di zona, la comunità pastorale e la partecipazione di altre ONG (tra cui Unicef e Medicos del Mundo), si è giunti all’odierna Casa del Migrante San José.

Nel concreto il rifugio offre una notte di permanenza (anche se spesso i migranti si fermano più giorni), acqua potabile, 3 pasti al giorno, assistenza medica, kit di prima necessità (a seconda della disponibilità), vestiti e un luogo protetto per poter riprendere le forze e continuare la migrazione verso la meta finale che, per la stragrande maggioranza dei casi, si traduce negli Stati Uniti d’America.

La capienza massima è di 150 persone distribuite in due dormitori separati per genere ma la media giornaliera è di 300 persone, con picchi di 600 in alcune giornate.

Quando il centro supera la sua capienza, le persone vengono distribuite al di fuori dei dormitori all’interno del patio principale in modo da evitare la pioggia (costante continua nella stagione delle precipitazioni).

Oltre alla partecipazione di volontari, internazionali e locali, il personale conta con il lavoro di varie figure professionali tra cui psicologo, medico, assistente sociale, avvocato, cuochi e lavoratori vari.

Di fondamentale importanza è l’appoggio individuale e collettivo di tutto il territorio che contribuisce attraverso la continua donazione di cibo e beni di prima necessità.

La Casa ha radici Cristiane ma accoglie indistintamente ogni tipo di credo mettendo il bisogno della Persona al primo posto.

Come candidarsi?

Durante la mia ricerca del volontariato con migranti in Guatemala workaway non mi è stato di grande aiuto, così ho spostato la mia attenzione su metodi meno convenzionai.

Girovagando su Facebook ho trovato per caso la Pagina Casa del Migrante San Josè, riuscendo a mettermi in contatto telefonicamente con la trabajadora social del centro.

Puoi metterti in contatto direttamente con la coordinatrice attraverso questo indirizzo email: casadelmigrantejose@gmail.com

Requisiti necessari

Fondamentale una buona conoscenza dello spagnolo visto che avrai a che fare con hispano ablanti e dovrai relazionarti verbalmente in maniera chiara.

Bisogna avere a portata di mano un curriculum aggiornato e una lettera di raccomandazione firmata da una struttura similare.

Per quanto riguarda la lettera, non preoccuparti, è solo opzionale. Io ne avevo una ottenuta in seguito di un volontariato svolto per conto di una ONG messicana (a breve l’articolo), ma ripeto non è motivo di esclusione.

Una permanenza minima di almeno due settimane sarebbe gradita. Nel mio caso i 15 giorni sono raddoppiati in un mese, per la felicità di tutti, in primis la mia.

Regalati un viaggio nel viaggio!

Un viaggio zaino in spalla per le strade del Centro America si trasforma, quasi per caso, in un arma di denuncia in favore delle popolazioni indigene locali.

In cosa consiste il lavoro?

L'interno della cucina
In cucina spesso è un caos

Il lavoro dei volontari viene inglobato al resto del personale seguendo le necessità del momento.

Nel mio caso specifico ho trascorso gran parte del tempo come addetto alla garrita (una minuscola postazione all’entrata della Casa) dando il benvenuto ai nuovi arrivati e salutando i vecchi.

Ricevendo giornalmente centinaia di “benedizioni” da parte dei migranti in uscita.

Oltre al benvenuto spiegavo nel dettaglio le regole della Casa, l’ubicazione dei dormitori, dei bagni, delle strutture presenti all’interno, gli orari e il funzionamento generale della struttura.

Un altra parte fondamentale del lavoro è il registro dei nuovi arrivati attraverso moduli prestampati di diverso genere.

I compiti possono cambiare a seconda delle necessità, ritrovarsi a servire centinaia di piatti in cucina è nella norma.

Se le circostanze lo permettono è ben gradita a la partecipazione, insieme al resto del gruppo di lavoro, ai vari corsi di formazione e aggiornamento tenuti dall’ONG cooperanti. Questi momenti di condivisione sono utili non solo al puro apprendimento di nuove tecniche di lavoro (ho partecipato a un corso di primo ausilio psicologico molto interessante) ma anche a rendere il gruppo più compatto, regalando a tutti i partecipanti un paio di giorni di svago e divertimento, contando che la programmazione avviene in strutture ospitanti alberghiere fuori da Esquipulas.

Volontariato in guatemala con migranti: corso di formazione
Durante il corso di formazione

Quante ore si lavora?

Il volontariato segue i turni di lavoro in linea con gli altri lavoratori, mantenendo un monte ore più basso rispetto alla media lavorativa del Guatemala, senza comunque intercedere nella cura dei servizi offerti ai migranti.

Sono 6 giorni a settimana per 8 al giorno, con pausa pranzo inclusa. Gli orari possono seguire i due turni principali, 7.00 – 15.00 o 11.00 – 19.00.

Non sono orari rigidi e la coordinatrice è molto comprensiva, nel senso che se avessi bisogno di qualche giorno in più, magari per una visita nei dintorni, non ci sono assolutamente problemi.

Durante la mia permanenza sono stato più giorni fuori a causa della dengue e di alcune escursioni programmate con un Padre che collabora con la Casa (scopri dove mi ha portato su questo link).

Cose viene offerto in cambio del volontariato?

La casa offre vitto e alloggio a tutti i volontari che ne avessero bisogno.

Due abitazioni, da 6 letti ognuna, vengono riservate ai volontari, in modo tale da stare separati dai migranti e poter aver maggiore privacy.

Non essendoci altri volontari internazionali o fuori regione, e arrivando alla Casa in coppia, abbiamo avuto una stanza tutta per noi, altrimenti la norma prevede la divisione tra uomini e donne.

Le abitazioni sono attaccate al resto della Casa quindi riposare al 100% diventa comunque complicato, visto la quantità di gente ospitata.

Il vitto prevede sia il consumo dei pasti offerti ai migranti che l’uso della cucina e tutti i prodotti a disposizione, c’è veramente l’imbarazzo della scelta.

Se sei fortunato e capiti nel periodo giusto, puoi partecipare ai corsi di formazione sopracitati, con rilascio di certificazioni attestate e la permanenza in strutture alberghiere di tutto rispetto.

Infine puoi richiedere una carta firmata dove viene certificato il tuo periodo di volontariato, in modo tale da poterla presentare in progetti futuri similari o semplicemente da allegare al curriculum per uso personale.

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Volontariato in Guatemala con migranti: Perché farlo?

Volontariato in guatemala con migranti: festa del bambino
Festa del bambino

Di motivi ce ne sarebbero davvero tanti, ma ognuno vive l’esperienza in maniera del tutto differente.

Oltre al risparmio di vitto e alloggio e le certificazioni finali, qui potrai sentirti veramente utile.

I migranti sono tantissimi, vivono un esperienza che va fuori dal normale, storie tristi si intrecciano a sogni di speranza aldilà dei propri confini.

…famiglie intere ti saranno riconoscenti a vita…

Solo questo dovrebbe valerne la pena, ma voglio aggiungere la possibilità di vedere la realtà da un punto di vista differente, di capire l’importanza di poter vivere un esistenza libera, rivalutare la fortuna che abbiamo sotto il naso giornalmente.

Qui ho trovato persone fantastiche, con una sensibilità e una dedizione al proprio lavoro che mai avevo incontrato prima.

Essere utili per il prossimo, sentirsi parte di una famiglia, ottenere la consapevolezza della nostra fortuna.

Queste e tante altre possono essere le motivazioni, non ti resta che scegliere le tue.

La Casa del Migrante San José è alla continua ricerca di volontari, il tuo aiuto potrebbe davvero fare la differenza.

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