Viaggiare con il covid come compagno di avventura non è semplice, i tempi sono difficili e le paure non mancano, ma cosa ne pensano i viaggiatori e perché scelgono il Messico?
Non parlo dei vacanzieri, quella è un altra categoria. Covid o non covid gli interessi di chi va in vacanza spesso differiscono da chi ha sposato la causa del viaggio.
Scrivo questo articolo più che altro per avere un ricordo condivisibile in tempo reale della situazione che sto vivendo attualmente in Messico.
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Viaggiare ai tempi del covid: perché i viaggiatori scelgono il Messico?
Il Messico in questo periodo sembra la patria di tutti i viaggiatori sparsi per il mondo.
Il motivo lo si trova nelle poche restrizioni anti-covid presenti sul suolo nazionale.
Entrare in Messico è facile per chiunque, non è richiesto vaccino o test, nulla.
Il visto turistico dura la bellezza di 180 giorni.
Già ai tempi della “prima ondata” ricordo che molta gente optava per questa meta, io all’epoca ero fortemente convinto che sarebbe passato tutto da un giorno all’altro e guardandomi indietro sono felice di aver evitato il lockdown in Italia, con tutti i limiti del caso in Laos sono stato piuttosto bene.
La storia del Messico, le sue bellezze naturali, i Maya (chi sono?), le meraviglie del mondo a cielo aperto, i cenote…tutto questo passa in secondo piano.
La maggior parte dei viaggiatori incontrati fino ad oggi, sono qui in pausa, attaccati ai vari mezzi di comunicazione per scoprire quale luogo sia più appetibile per il prossimo futuro.
Tampone positivo, test negativo, vaccino si , vaccino no.
I viaggiatori qui in Messico li riconosci a colpo d’occhio.
Sono quelli che ridono felici senza mascherina per le strade affollate tra la gente del luogo, tappata fino al naso, in attesa di nuove regole da subire o rispettare.
Alcuni li senti lamentarsi al tavolo delle cantine, in riva al mare, tra le rovine millenarie.
Il più dei viaggiatori ha boicottato il vaccino anti-Covid.
Per tornare ai propri paesi di origine, di tanto in tanto, utilizzano il semplice contagio, una pratica molto più diffusa di quanto potessi immaginare.
…la saliva come mezzo di salvezza…
Non parlo di no-vax.
La maggior parte dei viaggiatori si è sottoposta a più vaccini durante il viaggio (febbre gialla, tifo, e via dicendo) ma non a questo.
Questo non è un vaccino, la risposta più chiara semplice e diretta.
Alcuni viaggiatori sono così distratti da tutto quello che sta accadendo che mi chiedo veramente se ne valga la pena, adesso più che mai, viaggiare…ma cosa è successo?
Non lo so, non ho tutte le risposte.
Ricordo la stessa gente con volti differenti, ai tempi dell’entrata in India durante la prima parte del mio viaggio, il covid allora era circoscritto a poche aree. Era l’inizio della pandemia.
I viaggiatori la prendevano sotto gamba, io fra tutti.
Poi la situazione è peggiorata, il lockdown è arrivato, i più fortunati sono rimasti bloccati in Paesi poveri con il costo della vita basso, io ero tra quelli.
A quei tempi il vaccino sembrava la cura a tutti i mali.
Ma non è andata così, è troppo presto forse.
I viaggiatori sorridono beati tra i volti scuri dei Maya sopravvissuti ai conquistadores spagnoli, sempre tappati fino al naso.
Per chi ha una forte immaginazione questo fatto non passa inosservato.
Non faccio mai di tutta un erba un fascio, ma qui mi viene difficile pensare il contrario.
Ho anche incontrato viaggatori differenti, che ancora si meravigliano di fronte al tramonto e poco importa di chi hanno accanto.
Ci sono viaggiatori che piangono di gioia all’ombra delle piramidi…così diverse qui da quelle ritrovate in Egitto che pur ne richiamano la magia, regalando emozioni differenti.
Persone che viaggiano ancora per il gusto della scoperta…mi fanno ben sperare e dimenticare che in fondo il mondo è vario ma non sempre bello.
Le opinioni sono differenti e non mi focalizzo troppo su un idea se non la ritengo più giusta per me.
Non la penso mai in una maniera “a priori”.
Io non ho le risposte che cercavo perché di solito mi pongo le domande sbagliate.
Ho iniziato il mio viaggio così da dove lo avevo lasciato…con l’ignoranza che mi contraddistingue ma con la stessa voglia di scoprire il mondo e tutti quelli che ci vivono dentro.
Nel frattempo mangio tacos e quesadillas e guardo le nuvole felice.