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Volontariato ad Amman con workaway: Giordania scopriamo la Shams Community!

by Carlo De Pascalis

L’articolo è dedicato alla mia esperienza di volontariato ad Amman, la capitale della Giordania, in una famiglia chiamata Shams Community, grazie al sempre amato workaway.

Workaway mi aveva regalato le prime due settimane di volontariato a Gerusalemme, permettendomi di abbattere letteralmente tutte le spese di viaggio, quindi era scontato che lo avrei certamente riutilizzato.

La scelta di lasciare Gerusalemme per esplorare la Giordania era dettata dall’estrema vicinanza geografica e la possibilità di muoversi semplicemente in bus. Da lì sarei disceso fino al Mar Rosso per risalire l’Egitto in traghetto trovandomi pronto all’unico volo programmato del mio viaggio (Cairo – Nueva Delhi).

Superando l’ostacolo emotivo del “primo workaway” tutto sembrava filare liscio, tant’è che in pochissimo tempo avevo già il contatto con il nuovo Host per il volontariato in Giordania ancor prima di lasciare Gerusalemme.

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Volontariato ad Amman con workaway in Giordania: cos’è la Shams Community?

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Durante la social dinner

La Shams Community è una sorta di centro sociale fondato sull’idea che ogni individuo ha il potenziale per creare un cambiamento positivo per se stesso e per la società. Shams mira a facilitare tale cambiamento riunendo le persone in spazi sicuri che incoraggiano l’autocoscienza, il dialogo sulle questioni sociali e la condivisione di storie personali, oltre a promuovere la comprensione interculturale e la tolleranza tra individui e comunità.

Una volta a settimana vengono organizzate delle cene, invitando gente da ogni dove a sedere insieme ad un tavolo comune, affrontando temi sociali importanti (la questione dell’immigrazione interna femminile, la situazione Siriana, etc..) mentre si consumano piatti tradizionali preparati proprio da noi volontari!!! Ovviamente sotto la guida maestrale di uno Chef d’eccellenza, Sultan Number One!

Oltretutto l’associazione gestisce due airbnb dall’aspetto curato e alla portata di tutte le tasche.

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In cosa consiste il lavoro?

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Prodotti sempre freschi

Il lavoro si divide principalmente in due parti.

Prima parte

Come accennato in precedenza, una volta a settimana (può capitare anche 2) vengono organizzate le cene sociali, il cardine principale della Shams Community.

In queste occasioni, tutti i volontari insieme a Saeed (l’host) e il resto della compagnia, preparano tutto l’occorrente per la riuscita dell'”evento”.

Si va dalla scelta partecipata del tema sociale da affrontare durante la serata fino al vero e proprio lavoro: cucinare piatti tipici sotto la guida di Sultan (lo chef) per circa 90 persone.

Cucinare per tanta gente è molto difficile, non si ha disposizione la cucina attrezzata di un vero e proprio ristorante, ma l’inventiva non manca e le risate si sprecano.

Oltre a questo bisogna servire gli ospiti, preparare le varie tavolate, seguire la discussione in maniera partecipata e infine ripulire il tutto.

Durante le cene sociali si viene a contatto con storie di vita personali non sempre del tutto “felici”, bisogna avere una certa sensibilità verso il prossimo e un buon grado di empatia, i giudizi vanno lasciati fuori la porta.

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Alcune delle pietanze ultimate

Seconda parte

Shams dispone di 2 appartamenti abbastanza grandi, uno in cui vengono svolte le cene sociali e si sviluppano la maggior parte delle attività, e un altro in cui il centro nevralgico è semplicemente l’accoglienza, funge più propriamente da Bed and Brekafast: la splendida Casa Luna dove precedenti volontari hanno affrontato i lavori di ristrutturazione.

Il compito dei volontari è tenere puliti gli appartamenti, rifare i letti, le stanze e accogliere gli ospiti. Il lavoro si svolge su turnazione in modo da avere molto tempo libero e non stancarsi troppo

Parte nascosta

Un’ altra grande e piacevole responsabilità è tenere di buon umore Bahaar un amabile cagnolone!

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Eccolo pronto per andare a fare un giretto

Regalati un viaggio nel viaggio!

Un viaggio zaino in spalla per le strade del Centro America si trasforma, quasi per caso, in un arma di denuncia in favore delle popolazioni indigene locali.

Volontariato ad Amman con workaway in Giordania: quante ore si lavora?

Avere il numero esatto di ore settimanali è impossibile in questo caso, però posso fare una stima approssimativa secondo la mia esperienza personale.

In un paio d’ore al giorno, la mattina preferibilmente, si toglie l’impiccio della pulizia delle due case e la preparazione per l’accoglienza dei vari ospiti.

Diverso è il discorso quando c’è di mezzo la social dinner. In questo caso le ore sono molte di più perchè la preparazione è lunga, si inizia alle 9 di mattina, pausa verso le 13 per pranzare tutti insieme e poi verso le 16 si ricomincia, e si va avanti fino a fine serata ma per le 23 è tutto in ordine.

I giorni liberi a settimana sono 2 e ci si mette d’accordo con gli altri volontari, e Saeed, su quando sfruttarli.



Cosa offre la Shams?

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All’interno di Casa Luna

Come in qualsiasi altro programma di workaway anche qui, in cambio del proprio lavoro, viene offerto vitto e alloggio.

Per quanto riguarda l’alloggio i volontari vengono sistemati all’interno dei due bed and breakfast gestiti dall’associazione, in camere condivise con altri volontari, ma comunque separati dagli ospiti paganti, salvo eccezione degli spazi in comune (cucina, salone, terrazzo, ect.).

Nel mio caso specifico sono stato fortunatissimo!

Condividevo la mia stanza con un altro volontario all’interno di Casa Luna. La struttura era decisamente nuova, i colori accessi all’interno di quella casa davano un senso di gioia contagiosa. Senza contare le scalinate che portavano alla porta d’ingresso…un autentico spettacolo.

Le scalinate coloratissime

Per quel che riguarda il vitto devo essere sincero.

Se fossi rimasto lì più di 3 settimane come minimo avrei preso 10 kg piuttosto che perderli più in là.

La quantità di cibo avanzata durante le social dinner era tale da garantire colazione, pranzo e cena a tutti i volontari presenti all’interno della shams con l’aggiunta di tutti gli amici di Saeed (l’host principale), Sultan (il cuoco che dirigeva i lavori) e Yassan (un ragazzo dal cuore d’oro).

Mangiare tutti insieme per terra o riempiendo intere tavolate di gente allegra era uno dei momenti più belli di tutta la giornata, faceva molto “casa della nonna” per certi versi, esperienza autentica.

A conti fatti tutte le spese primarie vengono letteralmente abbattute.

Volontariato ad Amman con workaway in Giordania: perché farlo?

Con alcuni volontari

Un esperienza del genere arricchisce sotto tutti i punti di vista.

Tralasciando l’ovvio risparmio del vitto e dell’alloggio qui si ha la possibilità di confrontarsi, nel senso più puro del termine, con la cultura del posto. Le social dinner offrono un sincero specchio della realtà locale che altrimenti sarebbe difficile scoprire da sé.

Non solo il confronto culturale face to face ma anche l’immersione totale nella cultura culinaria del luogo è un esperienza incredibile. Cucinare per così tante persone in un ambiente multiculturale con l’obiettivo di una crescita personale e collettiva, questa è la Shams.

Inoltre ci tengo a dirlo che qui ho trovato persone fantastiche con cui mi sento ancora oggi, a partire dai volontari fino alla gente del posto.

Ricordo con piacere Martina affaccendata con il caffè turco, Marelì con la faccia perennemente assonnata, Noel pronto a pregare sotto al mio letto, Saeed a ballare di gusto con la promessa di rivederci su una spiaggia assolata sotto il cielo di Goa…e poi ancora Yassan con i capelli alla Capararezza, e non per ultima Lauren che mi regala un sogno d’amore.

Nominarli tutti sarebbe impossibile ma di una cosa sono certo, la shams è un luogo dove lo zaino trova sepre un angolo per riposare…la Shams è casa!

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2 comments

Lidia Di Ghionno 7 Ottobre 2023 - 15:18

Grazie per aver raccontato la tua esperienza! Sto organizzando un viaggio in Giordania e sono in contatto con un host locale per includere un periodo di workaway di due settimane. Per quanto riguarda il visto, pensavo di acquistare il Jordan pass, ma ho appena letto che se si entra nel Paese per fare volontariato è necessario richiedere un visto particolare prima della partenza. Potresti darmi qualche informazione al riguardo?

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Carlo De Pascalis 7 Ottobre 2023 - 19:18

Ciao Lidia! Si è esatto ma per un periodo così breve io opterei comunque per il Jordan Pass. Io feci così. Non credo che avrai problemi anche perché l’host ce lo hai già 🙂

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