Home DESTINAZIONI Goa il malinconico tramonto del sogno hippy
Cosa fare a Goa: il tramonto del sogno hippy

Goa il malinconico tramonto del sogno hippy

by Carlo De Pascalis

Goa non è India, questo mi è stato chiaro fin dal mio primissimo arrivo nell’ex Eden in Terra che il tempo ha trasformato in un riflesso opaco dell’utopico ideale originale di Paradiso, il tramonto di un sogno hippy lasciato a metà.

Per chi come me si aspettasse la Goa Hippy nell’India autentica e tropicale consiglio di leggere tutto l’articolo.

Partiamo con calma.

Goa l tramonto del sogno Hippy: dove si trova?

Goa è il più piccolo stato federale indiano per superficie. Si trova nella costa occidentale dell’India, verso sud, affacciato sulle rive dello splendido Mar Arabico.

Goa è uno stato indiano per molti versi “anomalo”, il che è dovuto alla sua rocambolesca storia, che l’ha portata ad essere colonia portoghese prima, paradiso hippy poi, per giungere infine all’odierna Goa: un agglomerato di turisti (la maggior parte indiani del Nord benestanti) pronti a far festa dall’alba al tramonto e viceversa.

Passato portoghese

La dominazione coloniale portoghese inizia nel 1510 e si protrae al 1961 fino all’occupazione da parte dell’esercito indiano e la successiva annessione all’Unione Indiana.

Quasi 500 anni di colonialismo hanno cambiato il volto di questo Stato. I portoghesi costrinsero gli indiani alla conversione cattolica, i frutti di tale forzatura son ben visibili sul tutto il territorio, dove bianchissime Chiese spuntano fuori dal verde dominante di palme tropicali, donando un immagine più vicina all’occidente di quanto sia geograficamente distante l’oriente.

Oltre le tante Chiese, l’architettura coloniale, si rispecchia nelle piccole villette colorate sparse qua e là sulle stradine affollate che portano alle rive dell’Oceano.

Non è un caso che Goa venga chiamata l’India Portoghese.

Goa il tramonto hippy

Soluzioni per sopravvivere zanzariera e fili improvvisati
Non dimenticatevi mai la zanzariera portatile per notti tranquille senza zanzare!

Negli anni ’60 /’70 Goa era diventata meta preferita degli Hippie di tutta Europa.

Percorrendo la mitica hippy trail sui mezzi più disparati si raggiungeva il Paradiso in Terra, la leggendaria Goa. Il clima favorevole, la natura selvaggia, la facile reperibilità di droghe e il costo della vita relativamente basso, rendevano Goa un luogo fertile per la cultura Hippy del momento, che qui poteva svilupparsi secondo le sue non regole.

I locali non avevano problemi ad accogliere questi strani tipi venuti da occidente offrendo ospitalità nelle tradizionali casette di legno. Si dormiva in spiaggia, i falò erano all’ordine del giorno e la Luna veniva venerata come una sorella dalla pelle troppo chiara.

…il sogno utopico non resse le folate del tempo…

Gli eccessivi usi di droga, l’interruzione dell’ hippy trail, la problematica situazione politica, la regolarizzazione delle attività da parte dello Stato Indiano, la burocrazia, il cambio generazionale e tanti altri fattori misero la parola fine a un sogno figlio di un eterna mezza estate.

Goa il tramonto del sogno hippy: un veterano racconta

Goa il tramonto del sogno hippy una Luna piena con al centro un falco
La sorella dalla pelle troppo chiara

Di quel sogno Hippy oggi rimane poca traccia.

Ho avuto la fortuna di incontrare un veterano dell’epoca.

Un inglese attempato, con grigi dreadlocks dal sapore antico, tenne una sorta di conferenza stampa. La spiaggia di Chapora aveva assunto la forma di un teatro, un fuoco centrale rifletteva le ombre di noi spettatori non paganti sulle rive del mar arabico.

Con calma e nostalgico entusiasmo ci parlava dei tempi andati. La sua rocambolesca gioventù lo aveva portato su queste sponde come un bimbo felice che approda sull’isola che non c’è.

Ci raccontava dell’ hippie trail, del suo lungo viaggio durato 2 mesi da Manchester fino a questo angolo di mondo. Le parole si confondevano nell’accento marcato e nel fumo della legna ancora verde.

Ci raccontò delle feste in onore della Luna “la sorella dalla pelle troppo chiara” diceva lui.

Di tanto in tanto il filo del discorso fuggiva alle sue labbra, nascoste dalla liscia barba bianca, per poi ritrovarsi nel limbo dei ricordi travestito da artista ed è così che immergeva le dita affusolate nell’alcool a buon mercato…affrontando il cielo di Chapora come fosse una vergine tela, dove i suoi anni migliori riprendevano vita rincorrendo le stelle, chiamando ad alta voce gli amici smarriti sotto il chiarore familiare di quell’inviolabile sorella dalla pelle troppo chiara.

Un incontro fortuito che mi ha regalato le emozioni più grandi durante il tempo trascorso qui a Goa.

Ecco il post Instagram e Facebook dove potete trovare più foto e sensazioni a caldo. Seguitemi per i prossimi aggiornamenti.

Regalati un viaggio nel viaggio!

Un viaggio zaino in spalla per le strade del Centro America si trasforma, quasi per caso, in un arma di denuncia in favore delle popolazioni indigene locali.

Goa oggi

Goa il tramonto hippy su Vagator beach

Non mi aspettavo di trovare il paradiso degli hippie, a dispetto dei luoghi visitati in precedenza, su Goa avevo raccolto più informazioni.

Doveva essere la prima meta del viaggio in India, ovviamente così non è stato, doveva essere il punto di ritrovo con gli amici giordani ed i compagni di avventura incontrati a Jaisalmer, ma neanche questo è andato a buon fine.

Oggi Goa si presenta come una meta molto turistica, la maggior parte sono indiani benestanti che dal Nord vengono a trascorrere le vacanze al Sud. Una buona parte di viaggiatori incontrati venivano dall’Australia e dall’Israele.

La festa qui è all’ordine del giorno e della notte.

Gli amanti dei festival di sicuro troveranno pane per i loro denti, durante la mia permanenza era in corso il “rototom sunsplash“, ma altre feste di piccole/medie/grandi dimensioni erano sparse tra le spiagge e i villaggi circostanti.

Un misto di musica techno-indi funge da colonna sonora perenne.

Il mio host continuava a suggerirmi feste di ogni genere, per la mattina, per il pomeriggio, per la sera, per la notte e di nuovo mattina. In realtà anche il mio ostello era una festa perenne, musica e balli fino a notte fonda, non è certo un posto dove trovare relax.

A Goa la quotidianità indiana fa a pugni con l’elevato numero di turisti che rende la zona più adatta ai vacanzieri piuttosto che ai viaggiatori, almeno questa è stata la mia impressione.

Ad onor del vero tutto questo si riflette sulla parte Nord di Goa (io alloggiavo a Vagator beach), nel Sud verso la spiaggia Palolem (maps) l’aria è meno frizzante e più consona ad un relax tropicale.

Chapora

Chapora è una zona a ridosso dell’omonima spiaggia. Qui si trova il Forte e un piccolo villaggio di pescatori, tutto gira intorno al mercato del pesce a ridosso della spiaggetta.

Chapora è stata di sicuro la parte più interessante che ho vissuto a Goa.

La spiaggetta dei pescatori è un buon punto dove poter osservare e farsi un idea di come il mare qui sia di vitale importanza.

Goa il tramonto del sogno hippy
Le rovine del Forte

Oltretutto si possono visitare le rovine del Forte seicentesco, che offre un panorama stupendo sulla spiaggia di Vagator.

Goa il tramonto del sogno hippy: la spiaggia vista dal Forte, panorama sul mar arabico
La spiaggia dal Forte

Le spiagge

Goa il tramonto del sogno hippy: il Diablo riposa sulla spiaggia di Goa
Chi non vorrebbe un Diablo come compagno di viaggio?

A dir la verità non sono rimasto troppo impressionato da queste spiagge, forse l’aspettativa superava di gran lunga la realtà. Diciamo che ne ho visto sicuramente di più belle sia dalle mie parti (salento) che in Thailandia.

Consiglio di affittare un motorino e mettere il casco, io sono stato fermato e ho dovuto lasciare la mazzetta alla polizia per evitare la classica multa. Il prezzo d’affitto si aggira sui 5 euro.

le spiagge nelle vicinanze di Vagator sono:

  • Vagator Beach
  • Ozrab Beach
  • Anjunna beach
  • Chapora Beach

Queste nelle immediate vicinanze a Vagator (maps)ovviamente avete tutta la costa a vostra disposizione.

Sappiate che il Mar Arabico è molto diverso dal Mediterraneo, niente acqua cristallina per intenderci, di contro le spiagge sono magnificamente lunghe e immerse nel verde delle Palme. Venditori di mango e cocco sono un po’ dappertutto e i servizi di certo non mancano, troverete veri e propri baldacchini a sostituzione dei classici lettini da mare (che io odio profondamente 😉 ).

Una guida che potrebbe tornare utile durante il vostro viaggio per avere le idee più chiare su cosa visitare ed ottimizzare i tempi potrebbe essere quella della Lonely Planet dedicata all’India.


Se hai trovato l’articolo interessante e hai voglia di sostenere il mio blog dai un occhiata alla sezione dedicata

SCOPRI DI PIÙ


You may also like