Jodhpur è una delle città che non può mancare durante un viaggio nel Rajasthan, si trova a metà strada tra Udaipur e Jaisalmer e deve la nomina di città blu al colore azzurrino delle sue abitazioni, ben visibile dall’alto del Forte, le cose da vedere si sprecano.
La città fu fondata nel 1459 da Rao Jodha Rathore che ne fece la capitale dello stato di Marwar, sostituendola a Mandore. Oggi è la seconda città più grande del Rajasthan e si presenta come importante centro turistico, che attira tanti visitatori ogni anno a caccia dei suoi templi, dei palazzi storici e artistici che abbondano tra le stradine dell’incantevole città vecchia.
Ma perché il colore blu?
I pareri come sempre sono discordanti. Per alcuni il colore blu serviva a distinguere le case dei Bramini (chi sono?)dalle altre abitazioni, rimarcando l’appartenenza dei primi a una casta più elevata, per altri il colore blu veniva applicato per una ragione puramente pratica, ovvero, tenere lontano le zanzare.
Un altro nome associato a Jodphur è “Città del Sole” dovuto al suo clima favorevole per la maggior parte dell’anno.
Vi consiglio quello che è stato il mio personale tour della città.
Le meraviglie di Jodhpur sono raggiungibili in sella agli immancabili tuk tuk, oppure, per chi come me preferisce soluzioni più pratiche e certamente economiche, ci si può lanciare alla scoperta della città nella maniera più originale: a piedi!
Cosa vedere a Jodhpur: Mehrangarh Fort
Il Mehrangarh Fort lo vedrete da ogni angolo della città, è una costruzione maestosa che domina la città blu! Venne costruito in cima a una collina rocciosa ed è una delle fortezze più grandi del Rajasthan.
Vi assicuro che la vista è unica! Consiglio di raggiungerlo a piedi così da potervi immergere nel vicino centro storico, cuore pulsante di un passato che stenta a stare al passo con la nostra idea di presente.
Entrata 600 rupie (7 euro), orario visita 8.00 – 17.00.
Il Forte
Dal maestoso Mehrangarh Fort si prosegue alla visita di un altro Forte (posizione maps) dalle dimensioni sicuramente minori, ma non di certo meno interessante.
La cosa meravigliosa a mio avviso è il tragitto che collega queste due attrazioni, si costeggiano le alte mura passeggiando tranquillamente al proprio ritmo, fermandosi di tanto in tanto ad ammirare quello che è senza dubbio uno spettacolo a cielo aperto.
Cosa vedere a Jodhpur: Statua di Rao Jodha
La statua di per sé non è niente di speciale, rappresenta il fondatore della città in sella ad un cavallo con il dito puntato verso il Grande Forte.
…quello che rende speciale questo luogo è il tramonto…
La sagoma della statua che punta dritta al forte si colora di grandezza regalando uno spettacolo imperdibile che si ripete di giorno in giorno sotto il cielo del crepuscolo.
Jaswant Thada
Proseguendo rigorosamente a piedi si arriva in questo meraviglioso memoriale funebre che conserva le spoglie del maharaja.
Oltre a conservare una struttura architettonica incantevole che assume i colori bianco latte del ben più famoso Taj Mahal, il Jaswant Thada vanta un piccolo laghetto e dei verdeggianti giardini dove poter prendere una pausa e riposare le gambe giustamente affaticate dalla lunga traversata.
Costo d’ingresso 50 rupie (60 centesimi euro) aperto dalle 8.00 alle 17.00.
Cosa vedere a Jodhpur: Ghanta Ghar
La Torre dell’Orologio (posizione maps) è la fine del mio personale tour iniziato al contrario! Ho una certa ammirazione per i grandi orologi, da sempre, ma questa torre è particolare perché, oltre a offrire uno splendido panorama dall’alto della sua sommità (30 rupie per salire, ne vale la pena), quello che succede per strada va oltre le spiegazioni: Il mercato.
La Piazza dell’orologio è un mercato a cielo aperto in cui l’India si presenta in tutta la sua autenticità, tra la folla di sorrisi e teste dondolanti pronte a offrire all’incauto turista l’affare del secolo o più semplicemente un chai fumante al profumo di masala (tipico thé indiano che crea dipendenza).
Una guida che potrebbe tornare utile durante il vostro viaggio per avere le idee più chiare su cosa visitare ed ottimizzare i tempi potrebbe essere quella della Lonely Planet dedicata all’India.