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Le sette meraviglie del mondo: Taj Mahal un lascito d'amore

Le sette meraviglie del Mondo: Taj Mahal un lascito d’amore

by Carlo De Pascalis

Il Taj Mahal mi ha aperto un mondo, nel vero senso della parola, prima di arrivare ad Agra non avevo idea di cosa mi aspettasse, eppure vi parlerò con estrema sincerità di quello che è stato per me più di una semplice visita a una delle sette meraviglie del Mondo.

«Una lacrima di marmo ferma sulla guancia del tempo»

(Rabindranath Tagore)

La bellezza del Taj Mahal è indiscutibile.

Le sette meraviglie del mondo: Taj Mahal

Le sette meraviglie del mondo: Taj Mahal immenso

Letteralmente significa Palazzo della Corona e altro non è che il compimento di una promessa d’amore tra un uomo e una donna uniti oltre la morte da un legame profondo che assume le forme colossali dell’infinito divenire sulle sponde del fiume Yamuna.

Il Taj Mahal è un immenso mausoleo di marmo bianco costruito dall’imperatore Moghul Sh?h Jah?n (chi era?) in memoria della sua terza sposa Arjumand Banu Begum scomparsa dando alla luce il loro quattordicesimo figlio.

La storia racconta che il loro matrimonio fosse dettato non dagli interessi e le macchinose combinazioni dell’epoca (che in un certo qual modo sopravvivono in alcune zone dell’India), ma dall’amore, amore vero.

La moschea all'interno del Taj Mahal
La Moschea all’interno del Taj Mahal

La cosa certa è la maestosità dell’opera!

I lavori di costruzione iniziarono nel 1632 e finirono nel 1654, furono chiamati architetti, artisti e artigiani da tutto il mondo (c’è un italiano tra questi Geronimo Veroneo) e impiegati un numero considerevole di elefanti e bufali per trasportare i materiali provenienti da Cina, Sri Lanka, Arabia, Afghanistan e Tibet.

La simmetria perfetta unita al candore del bianco marmoreo rende il Taj Mahal un opera affascinante che fa brezza nel cuore dei sognatori più romantici. I minareti alti e precisi, i grandi portali, la Moschea, il Jawab e i giardini fanno di questo luogo un avventura per gli occhi.

La leggenda racconta che nella mente dell’Imperatore il Taj Mahal fosse solo la metà del suo progetto finale. Quest’uomo pensava in grande, voleva costruire un mausoleo identico, per le sue spoglie, di colore nero sull’altra sponda del fiume Yamuna, collegando i due con un ponte d’oro. Un sogno mai realizzato.

Le spoglie dell’Imperatore oggi riposano affianco a quelle della moglie all’interno del Taj Mahal.

Il Taj Mahal oltretutto è considerato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO dal 9 Dicembre 1983 ed entra a far parte delle nuove 7 meraviglie del mondo nel 2007. Tutte queste onorificenze non fanno altro che alimentare un forte turismo sulla piccola cittadina di Agra.

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Il biglietto per visitare il Taj Mahal è acquistabile all’entrata del sito, per un costo di 1000 rupie (12 euro). Giorno di chiusura Venerdì. Le porte est e ovest aprono dall’alba al tramonto, South Gate apre dalle 8:00 alle 17:00.

Ali e Aki

Le sette meraviglie del mondo: Taj Mahal con Aki e Ali

Giungevo da Delhi in tutta la sua assurda frenesia e credevo di fermarmi ad Agra giusto un giorno, massimo due, per visitare il Taj Mahal.

Appena sceso dal bus sono stato assalito dai Tuk Tuk Man (chi sono?) disposti a portarmi in qualsiasi luogo in cambio di poche rupie (moneta indiana). Come mio solito mi sono affidato alle parole diventate “mantra” in India: non vi preoccupate io vado a piedi da qualsiasi parte, la mia dottoressa è stata più che chiara su questo punto, devo fare come minimo 10 km al giorno per un problema alle gambe.

La scusa aveva retto, come al solito, eppure tra quelle teste dondolanti tipicamente indiane, un ragazzo aveva qualcosa in più: un sorriso sincero ben diverso dallo stereotipato sorriso acchiappaturisti.

In un secondo mi sono ritrovato sul suo tuk tuk, direzione: ti presento un mio amico!

Da quel primo giorno in stazione sono sempre stato in giro con Ali ed Aki , due pazzi patentati, indiani di sangue ma con il cuore diretto all’Islam e un debole per il Whisky e Acqua!

Il Taj Mahal è passato in secondo piano durante le scorribande giornaliere con i miei nuovi compagni d’avventura che trasformavano un semplice “money exchange” (cambia soldi) in un luogo di svago, seduti per terra sul retro del negozio a mischiare alcool con acqua distillata, cosa alquanto proibita dalla religione musulmana e le varie mogli e fidanzate gelose e giustamente sospettose.

La sorpresa nel ritrovarmi così a casa in un luogo perfettamente sconosciuto era tale da farmi sembrare Agra un posto meraviglioso, a discapito delle scimmie dispettose che (ne sono sicuro!) hanno dimezzato il mio bagaglio di biancheria intima e affini.

Le sette meraviglie del mondo: Taj Mahal e le scimmiette sui tetti diAgra

Dovete sapere che ad Agra comandano le scimmie! Le si vede saltare sui tetti in modalità “uomo ragno peloso” alla ricerca di tutto ciò che può essere utile per la loro sopravvivenza, che a mio modesto parere, passa anche dal baratto di mutande!

Ho un ricordo vivo dei miei due amici e non di rado ci sentiamo per telefono rivangando i ricordi di quelle giornate spensierate con la promessa di una futura rimpatriata, magari proprio lì, sul retro di un “cambia soldi”!

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