Se il passaggio via terra dall’Israele alla Giordania è risultato semplice e sbrigativo lo stesso non posso affermare della traversata da Amman al Cairo, attraverso la terra di Giordania e via per il Mare d’Egitto!
La Giordania è una terra stupenda, una terra ricca di bellezze che fanno invidia al mondo. Oltre a Petra c’è da tanto da vedere (Jerash, Mar Morto, Amman, Wadi Rum) e sopratutto da vivere.
La Giordania è una terra che accoglie, una terra in cui è difficile sentirsi dire di no, i Giordani sono un popolo meraviglioso che ha fatto dell’accoglienza il suo marchio di fabbrica.
Da qui raggiungere l’Egitto via terra è possibile ma non del tutto semplice, o meglio, le informazioni su come arrivare scarseggiano e non nascondo che ho avuto qualche difficoltà nell’organizzarmi, tant’è che alla fine sono partito un po’ alla cieca.
Da Amman ho raggiunto Aqaba in Bus, da Aqaba traghetto fino a Nuweiba e da lì bus fino al Cairo.
Entriamo nello specifico della mia piccola traversata!
Giordania – Egitto via terra -mare: da Amman ad Aqaba
Aqaba è l’unica città giordana ad avere uno sbocco sul mare, il Mar Rosso. Dal porto di Aqaba si può ammirare l’Israele, l’Arabia Saudita e l’Egitto, già per questa particolare condizione una piccola visita è d’obbligo!
Si può raggiungere Aqaba da Amman in Bus, la compagnia Jett Bus ha una rete capillare che raggiunge tutte le maggiori città giordane. Il biglietto è acquistabile on line (su questo link), il bus parte dal 7 circle office (maps) alle ore 10.30 raggiungendo Aqaba alle ore 15.00, costo del biglietto 11 JOD (circa 14 euro).
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Giordania-Egitto via terra-mare: da Aqaba a Nuweiba
Qui la situazione è diventata leggermente più complicata per la mancanza di informazioni concrete e l’opinabile concetto di puntualità/arrivi/partenze che aleggia un po’ dappertutto nella cultura araba in generale.
Il biglietto del traghetto che collega Aqaba a Nuweiba costa 53 JOD (67 euro), la compagnia è Abmaritme, ci sono varie biglietterie ma l’unica che effettivamente funziona è questa vicino all’hotel Alamer (maps)
Il traghetto parte alle 23.00 e arriva a Nuweiba intorno le ore 1.30 (di notte praticamente), l’imbarco inizia alle 20.00, il porto si trova poco fuori Aqaba (maps) raggiungibile in taxi o, per i più avventurosi, autostop.
Siate puntuali e non seguite le orme del sottoscritto: arrivato lì alle 22.45, profondo ritardo dovuto all’opinabile scelta del mio stralunato accompagnatore, ho trovato tutto chiuso. Il traghetto aveva addirittura chiuso i portelloni di carico…fortunatamente forse gli ho fatto tenerezza avendo passato lì l’intera mattinata…eh già seguendo i consigli di un inaffidabile amico mi ero presentato al porto alle 6.00 di mattina, per poi scoprire l’infausta sorpresa dell’effettivo orario, rimettendomi in strada alla ricerca di un passaggio per approfittare del mare, data l’obbligata attesa (l’autostop in Giordania funziona una meraviglia).
Per lasciare la Giordania occorre pagare una “tassa d’uscita” direttamente al porto (nel caso specifico) di 8 JOD (10 euro), per chi è entrato in Giordania da Israele, anche in questo valico di frontiera, viene chiesto di visionare i 2 tagliandini israeliani che sostituiscono il timbro sul passaporto, quindi se questo è il vostro caso fate attenzione a non perderli.
Una volta imbarcati bisogna compilare un documento inserendo i dati del passaporto e l’indirizzo di residenza in cui soggiornerete in Egitto (basta una prenotazione niente di particolare), il passaporto viene trattenuto dalle autorità portuali fino al momento dell’arrivo in Egitto.
Ad esser sincero questa procedura è stata abbastanza insolita, visto che all’arrivo a Nuweiba gli addetti allo sbarco mi chiedevano insistentemente il passaporto (che io non avevo ovviamente). Da premettere che il piccolo ufficio dove sbrigai le pratiche all’interno della nave durante la partenza era ormai chiuso all’arrivo.
Fortunatamente su un traghetto enorme carico di gente, eravamo solo 6 “stranieri” occidentali facilmente individuabili dal signore che ci aveva “sequestrato” i passaporti durante l’andata.
Riuscito a scendere dalla nave non ho avuto nessun problema con il visto (e-visa) mentre altri viaggiatori, sprovvisti di e-visa, hanno dovuto sborsare qualche dollaro in più dato che l’ATM all’interno del Porto era fuori uso e il cambio locale non è stato favorevole (dall’aspetto credo che non abbia mai funzionato!).
Qui arriva la sorpresa, il porto apre alle 6.30 a.m. , l’addetto ci informa che se usciamo dal Porto non possiamo più rientrare. L’opzione sarebbe uscire e prendere un taxi, opzione ovviamente esclusa a favore di un più economico autobus, peccato che la stazione degli autobus apre alle 8.00 a.m.
La nottata al porto non è stata male, ho usato il materassino gonfiabile ed il sacco a pelo per trasformare magicamente una fila d’incomodi sedili in un comodo letto dalle grandi aspirazioni matrimoniali.
Ecco il post di Facebook dove potete trovare più foto e le sensazioni a caldo. Seguitemi per i prossimi aggiornamenti.
Regalati un viaggio nel viaggio!
Un viaggio zaino in spalla per le strade del Centro America si trasforma, quasi per caso, in un arma di denuncia in favore delle popolazioni indigene locali.
Da Nuweiba al Cairo
Il porto di Nuweiba è poco fuori città, ricordo camioncini stracarichi di sacchi e persone pronte a partire per chissà dove, tutto intorno al porto aleggiava una un immagine che ben richiama malinconiche città fantasma stile film anni 80, pochi chioschi e tante strutture ricettive in stato di abbandono.
Sicuramente questo angolo d’Egitto avrà passato giorni migliori in un recente passato ma ad oggi questa è stata la sensazione che ho percepito.
Trovata la stazione degli autobus (maps) mi chiedevo se fosse veramente funzionante, come il resto del paesaggio urbano sembrava abbandonata a se stessa da anni, senza l’ombra d’anima viva all’interno, a parte vecchie carcasse di Autobus parcheggiati su mattoni.
Nonostante il primo impatto la stazione alla fine è stata aperta (a tenerla chiusa non era altro che un cancelletto chiuso da una catenella) alle ore 9.00. Il biglietto per il Cairo è acquistabile in loco, costo 200 sterline egiziane (11 euro), parte alle ore 10.00 e raggiunge il Cairo alle ore 19.00.
Il tragitto per raggiungere il Cairo è un susseguirsi di paesaggi immersi nel giallastro del deserto che prosegue accarezzando il Monte Sinai e va avanti costeggiando il Golfo di Suez fino ad attraversare l’omonimo Canale da un sottopassaggio, il tutto marcato da pause risanatrici in rustici “autogrill” che da soli valgono l’intera traversata.
Giordania-Egitto via terra -mare da Amman al Cairo: bus diretto
Per chi non vuole sorprese l’alternativa esiste. Il bus della Jett che va diretto da Amman al Cairo, il viaggio dura 24 ore ed il costo del biglietto è di 83 JOD (105 euro), parte il Martedì-Giovedì-Venerdì dal 7 circle office (maps) a mezzanotte.
Perché spezzare il viaggio e andare alla cieca se la soluzione era a portata di mano? Semplicemente per poter fare il bagno nel Mar Rosso e visitare, seppur brevemente, la città di Aqaba. E poi dai ammettiamolo il viaggio alla cieca è più divertente, seppur difficoltoso.
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