Petra entra a far parte di prepotenza nella speciale lista delle “7 meraviglie del mondo moderno” nel 2007, dichiarata patrimonio dell’umanità nel 6 dicembre 1985. Oggi è punto turistico nevralgico di tutta la Giordania, le persone vengono da ogni parte del mondo per intraprendere questo viaggio all’interno del viaggio.
Un viaggio che parla di un glorioso passato, d’ingegnosi Nabatei, dei sempre presenti Romani e degli affascinanti Beduini.
Petra è sicuramente la perla più preziosa di tutta la Giordania, seconda solo al suo popolo, che ho trovato stupendo, di un ospitalità disarmante.
Le sette meraviglie del mondo: cos’è Petra?
Petra oggi è un sito archeologico, si trova a 250 km a Sud di Amman, la mia cara capitale Giordana, a metà strada tra il Golfo di Aqaba e il Mar Morto. La costruzione e l’espansione della città deve molto ad una popolazione araba straordinaria, vissuta tra queste valli rossastre più di 2000 anni fa: i Nabatei.
Grazie alla loro ingegnosità trasformarono questo piccolo insediamento (occupato dai Edomiti ma che vede le sue origini addirittura nel Neolitico!) in un vero e proprio centro commerciale e culturale, crocevia di genti e merci che qui intrecciavano storie fatte di esotiche spezie ed immacolata seta. La strada era stata finalmente aperta alle grandi civiltà dell’epoca, Cina, India e Arabia entravano in contatto con Egitto, Siria, Grecia e l’Immancabile Impero Romano.
Molti sono stati i popoli che dopo i Nabatei occuparono la città, di fatto si trovano resti tipicamente romani, ma anche un impronta del mistico popolo Beduino che per secoli ha vissuto in questa zona, diventando un vero e proprio simbolo di Petra.
Le diverse dominazioni straniere e il susseguirsi di eventi disastrosi (terremoti e alluvioni) hanno sicuramente cambiato il volto della “città rosa” durante il corso della storia eppure, ad oggi, quello che rimane a gli occhi affamati dei tanti visitatori, è un vero e proprio spettacolo di intagli, rocce, maestose porte e un infinità di piccoli e grandi capolavori che qui, nella polvere rossastra, hanno trovato nuova vita, non arrendendosi alle lancette del Tempo, scegliendo di fermarsi in una arrendevole ribellione che vede nell’immobilità la sua più grande vittoria.
La riscoperta di Petra come sito archeologico in epoca moderna la si deve all’orientalista svizzero Burckhardt nel 1812, che per primo ne riscoprì la magia dopo anni di abbandono e dimenticanza, come se le sabbie del deserto avessero deciso di affogarne il ricordo, come se volessero preservarne la bellezza per gli occhi dei popoli futuri.
Il percorso principale
Se siete ancora indecisi se visitare questa autentica meraviglia cercherò di porvi rimedio illustrandovi a grandi linee il percorso principale:
Entrata al Siq
Qui potrete ammirare 3 grossi blocchi squadrati di pietra interamente scavati nella roccia chiamati Djinn Blocks. Continuando, vi troverete davanti alla Tomba dell’Obelisco che fu scolpita dai Nabatei nel I secolo d.c. Nella parte della tomba ci sono 4 piramidi (Nafesh) ed anche una nicchia con una statua realizzata in basso rilievo che raffigura simbolicamente le 5 persone qui sepolte. Nella parte bassa della Tomba si trova il Triclinio che era la sala dei banchetti.
Sulla collina opposta alla tomba c’è un iscrizione in Nabateo e Greco che si riferisce ad un monumento sepolcrale. Una iscrizione scritta da “Abdomanchos” indica che la tomba doveva essere utilizzata per se e per la sua famiglia, probabilmente durante il regno di Malichus II (470-70 d.c.).
Le sette meraviglie del mondo Petra: la Diga
Fu costruita dai Nabatei per dirottare le inondazioni di Wadi Musa dal Siq al Wai Al Mudhlim e Wadi al Mataha. Un canale lungo 88 metri fu scavato nella roccia proprio per questo motivo. I Nabataei erano esperti in ingegneria idrologica.
Il Siq
Questa gola stretta conduce i visitatori a Petra. Il Siq è il risultato di una naturale apertura nella roccia ed è lungo più di 1 km.
Le sette meraviglie del mondo Petra: Al Khazneh (Tesoro)
Il Siq termina di fronte alla più la facciata di Petra: il Tesoro o Al Khazna. Alto 40 metri decorato con capitelli Corinzi, fregi, figure ed altro. Il Tesoro è coronato una urna funebre che secondo la leggenda locale dovrebbe contenere il Tesoro del Faraone.
Considerato che la funzione di questo monumento rimane ad oggi un mistero, gli esperti ritengono che fu probabilmente costruito nel I secolo d.c. per ospitare le spoglie di un grande Re Nabateo (Aretas III).
La Strada delle Facciate
Questo è il nome dato alla fila di Tombe Nabatee scavate nella roccia a destra antistanti il Tesoro. Alcune di queste tombe un tempo venivano usate come fossero dei magazzini dove conservare gli attrezzi da lavoro.
Le sette meraviglie del mondo Petra: il Teatro
Scavato nella roccia ai piedi della collina del Sacrificio, il Teatro è formato da tre diverse file di sedute separate da passaggi. Sette scalinate portano all’auditorium, il Teatro poteva accomodare circa 4000 spettatori mentre la parte dietro al palco fu ricostruita dai Romani ed è l’unico Teatro al mondo interamente scolpito nella roccia!
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Questo è il nome dato ai monumenti che si trovano il alto a destra della via principale di Petra. Le 4 strutture sono:
- La Tomba dell’Urna, prende il nome dall’urna situata sul frontone. Fu realizzata intorno al 70 d.c. La tomba è preceduta da un profondo cortile con portici sui due lati. In alto, nella facciata ci sono 3 nicchie antistanti piccole camere funerarie. Nel 446 d.c. questa Tomaba fu adibita a Chiesa Bizantina.
- Tomba di Seta, questa tomba è bella e rilevante per i vortici di colori della roccia nella quale è stata scavata.
- Tomba Corinzia, la parte superiore di questa tomba è simile al monumento del Tesoro ma è piuttosto danneggiata. La struttura è un mix di architettura Nabatea e architettura classica.
- Monumento del Palazzo, risale agli inizi del II secolo d.c. ed ha una facciata a 5 piani. Una diga e un serbatoio di acqua sono posizionati dietro il monumento per far fluire la pioggia dentro una piscina intagliata a nord del suo podio. Il Monumento era probabilmente utilizzato per banchetti e cerimonie funebri.
Le sette meraviglie del mondo Petra: il Grande Tempio
Il Grande Tempio rappresenta uno dei più importanti monumenti archeologici e architettonici del centro di Petra. Copre una superficie di 7000 metri quadrati complessivi tra il nord e il sud della porta d’ingresso monumentale.
Il tempio originale con le sue numerose colonne, piedistalli e decorazioni aveva un altezza di 18 metri mentre ad oggi ne misura circa 15. Lo stile e la qualità degli elaborati fregi floreali e capitelli suggeriscono che il santuario è stato costruito alla fine del I secolo d.c. dai Nabatei che non hanno combinato le loro tradizioni artistiche con lo spirito classico.
I Beduini e compagnia bella
I Beduini i Signori del Deserto, popolo nomade per eccellenza sono gente di per sé affascinante, occupano Petra stabilmente ormai da anni ed oggi lavorano a contatto con i turisti offrendo vari tour privati e non. Nell’area di Petra c’è un mondo brulicante di commercianti uniti sotto la stessa bandiera, senza distinzione di sesso ed età, accomunati dal bisogno di vendere, magari un souvenir, magari una tazza di caffè o perché no, magari una storia millenaria tramandata da generazione a generazione, un misto di ricordi ancestrali e fantasia improvvisata.
L’immagine che mi è rimasta dei Beduini è un misto tra un punk ed un pirata, un misto affascinante che parla di storie lontane dai colori sabbiosi e dagli occhi tristi di chi in fondo si arreso ad una nuova epoca, dove anche i nomadi hanno trovato il loro posto fisso. Ovviamente è solo una mia impressione, non ne conosco bene la storia ma a pelle incutevano un pizzico di malinconia dietro i loro modi di fare spavaldi e sicuri di chi sa quello che fa e soprattutto dove lo fa.
I Beduini sono un popolo che avrò sicuramente modo di rincontrare approfondendone la storia, la cultura e quello stille di vita così unico e particolare che ne contraddistingue il carattere e la personalità
Costo biglietto e orari
Personalmente ho acquistato il Jordan Pass usufruendo di tutti i suoi benefici, ma se pensate che non faccia al caso vostro è bene informarvi di alcune cose riguardanti il biglietto d’entrata.
I biglietti sono acquistabili direttamente al botteghino al costo di :
- 1 giorno: 50 JOD (62 euro)
- 2 giorni: 55 JOD (68 euro)
- 3 giorni 60 JOD (74 euro)
Sembrerebbe semplice ma in realtà i prezzi cambiano in base al giorno d’entrata in Paese, dalla città di arrivo e dalla permanenza.
Quindi ricapitoliamo:
- Se l’ingresso a Petra coincide con il giorno d’arrivo in Giordania il biglietto di “1 giorno” vi costerà ben 90 JOD (111 euro).
- Se l’ingresso a Petra non coincide con il giorno d’arrivo in Giordania il biglietto “1 giorno” vi costerà 50 JOD (62 euro)
- Se acquistate il biglietto “2 giorni” ed il primo ingresso corrisponde alla data di arrivo in Giordania il biglietto vi costerà 90 JOD (111 euro) ma alla seconda entrata (il giorno successivo) vi verranno restituiti 35 JOD ( 43 euro)
- Se acquistate il biglietto “2 giorni” ed il primo ingresso non corrisponde alla data di arrivo in Giordania il biglietto vi costerà 55 JOD (68 euro)
Queste misure vengono prese dal governo giordano per riuscire ad incrementare la permanenza sul territorio nazionale dei turisti, da qui si spiega la macchinosa compra vendita dei biglietti.
Con il Jordan Pass andate sicuri.
Orario invernale del sito 6.00 – 16.00
Orario estivo del sito 6.00 – 18.00
Una guida che potrebbe tornare utile durante il vostro viaggio per avere le idee più chiare su cosa visitare ed ottimizzare i tempi potrebbe essere quella della Lonely Planet dedicata alla Giordania.
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